Body&Society Lab è un laboratorio di scienze sociali che svolge nel Castello di Rocca Sinibalda una parte importante delle sue attività.
Il Lab si occupa del corpo, e dei rapporti tra il corpo e la società. Alcuni tra i suoi interessi principali: corpo e potere, le rappresentazioni sociali del corpo, la malattia e la salute come fatti sociali, corpo e gender studies, la storia sociale del corpo, i corpi dell’infanzia.
Il laboratorio è rigorosamente interdisciplinare. Ne fanno parte sociologi, antropologi, psicoanalisti, psicologi sociali, storici, semiologi. Si tratta di riceratori soprattutto italiani, francesi e nord-americani, ai quali si aggiungono artisti che lavorano su e con il corpo.
Body&Society Lab pubblica la rivista Il Corpo, giunta alla sua 3a serie. La si può vedere sul portale creato dal Lab – www.ilcorpo.com – insieme a materiali di ricerca (i buy essay Materiali), a saggi per immagini (le Gallery), a testi introvabili, a selezioni di Libri da non leggere, alle News, e al Diario paranoico-critico.
Il corpo è il protagonista delle metamorfosi. Body&Society Lab ha scelto il Castello delle metamorfosi per una parte importante del suo lavoro e del suo programma di attività nel 2013-2014. In particolare il Castello ospita le attività del Center for Digital Health Humanities, creato da Body&Society Lab per promuovere la ricerca e la riflessione interdisciplinare sulle possibilità offerte nell’area del corpo e della salute dalle nuove tecnologie.
Il Center for Digital Health Humanities:
1. promuove ricerche sulle rappresentazioni della salute in rete e nei social media
2. offre attività di formazione ai medici e al personale delle strutture sanitarie sulle possibilità offerte da internet e dalle nuove tecnologie per migliorare il rapporto medico-paziente
3. promuove lo sviluppo di app e tool tecnologici per migliorare la qualità della vita dei pazienti
4. offre strumenti tecnologici di networking per favorire lo scambio e il confronto a livello internazionale su salute e nuove tecnologie
5. studia e promuove processi di crowd caring che facilitino l’accesso alla cura e allo scambio anche a chi vive in realtà isolate o disagiate
6. promuove la medicina narrativa come strumento di relazione e cura
7. contribuisce a sensibilizzare sui pericoli dell’autodiagnosi online o dell’acquisto online di farmaci contraffatti